Cos’è il COC di un’auto d’importazione?

Mar 16, 2018 | news

Nella tua attività di commerciate d’auto, soprattutto se tratti auto d’importazione, ti sarà sicuramente capitato di sentir parlare del COC (Certificato di Omologazione Comunitaria). Sopratutto del COC di un’auto d’importazione.

Vediamo allora cos’è questo documento e a cosa serve.

COC di un’auto d’importazione

Il Certificato di conformità (conosciuto anche sotto il nome di Certificato di Omologazione Comunitaria o sotto le abbreviazioni C.O.C., COC o CDC) è una dichiarazione della conformità rispetto all’omologazione CE. L’obiettivo del presente attestato di conformità è di assicurare il libero movimento di merci nell’ambito dell’Unione Europea, e in maniera particolare per quelle merci che sono soggette a omologazione e immatricolazione.

Il COC rappresenta una dichiarazione di conformità CE unicamente per:

  • auto (M1)
  • autocarro (N1)
  • moto (L)

In COC di un’auto d’importazione è una dichiarazione del costruttore in cui si attesta che il veicolo è conforme al dato tipo omologato. La presente dichiarazione di conformità contiene informazioni sul veicolo e l’identificazione del costruttore, il numero di omologazione, specifiche tecniche e altri dati definiti dal regolamento UE (Emendamento IX, Regolamento 92/53).

Il COC non può essere rilasciato ad un veicolo che non dispone di un’omologazione europea (CE), come per esempio i veicoli destinati al mercato americano, giapponese o altro, veicoli prodotti prima dell’applicazione delle norme europee o veicoli allestiti.

COC: un po’ di storia e di normativa

Il Certificato di conformità auto è stato definito nel mercato unico interno dell’UE e dalla direttiva sulle omologazioni (EC-92). Il mercato unico europeo è diventato ufficiale a partire dal 1° gennaio 1993.

Parte degli sforzi della “EC-92” erano incentrati sull’eliminazione delle barriere tecniche che impedivano il libero movimento di prodotti nell’ambito del mercato UE. L’impatto più forte (nell’ambito di questi sforzi) si è avuto nelle standardizzazioni relative al settore automobilistico. La Commissione Europea mira ad armonizzare gli standard automobilistici, tecnici e ambientali tra i Paesi membri.

Le normative UE definiscono gli standard nel campo della rumorosità, emissione di particelle e sicurezza. Inoltre, la direttiva europea sull’omologazione (Direttiva del Consiglio 92/53) elimina la necessità di ricorrere a requisiti di omologazione nazionali e stabilisce un unico insieme di regole per i veicoli e per i loro componenti in tutta l’UE.

Questa direttiva punta a far assoluta chiarezza nei processi di omologazione di veicoli, singole entità tecniche (per esempio rimorchi) e componenti. Semplifica la documentazione, designa il numero di omologazione di un’entità tecnica attraverso un Certificato di conformità e fornisce la definizione di veicoli, entità tecniche e componente(i). I Certificati di conformità, come specificato nell’Allegato IX della Direttiva UE 92/53, è richiesto per la messa in servizio di un’automobile.

Per quanto riguarda l’approvazione dei componenti, una dichiarazione d’approvazione rilasciata ai sensi dei rispettivi regolamenti della Commissione Economica per l’Europa (ECE) presso le Nazioni Unite, è riconosciuta come equivalente di un’approvazione concessa ai sensi di normative UE associabili.

Nel marzo 1992 il Consiglio Europeo ha formalmente adottato le poche ultime parti rimaste delle normative necessarie per sancire la possibilità di omologazione di un intero veicolo passeggeri. Nel giugno 1992 le autorità dei Paesi membri dell’UE hanno approvato l’adozione di normative UE per la creazione di un sistema unico di certificazioni di veicoli passeggeri, dove si definivano i parametri di sicurezza ed altri requisiti tecnici. Le normative stabilivano un sistema di omologazione UE volto a sostituire gli schemi nazionali degli allora dodici Paesi membri.

Nel 1996 l’omologazione UE era già obbligatoria. I veicoli con omologazione UE possono essere commercializzati in qualsiasi parte della Comunità Europea. Pertanto i veicoli hanno bisogno soltanto della certificazione di omologazione in un Paese UE per poter essere accettati in tutti gli altri Paesi membri.

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